perseo cellini basamento

The page you are looking for was not found. Per decisione del Governo tutti i musei e le mostre in Italia sono chiusi al pubblico dal 5 novembre al 3 dicembre 2020. I gatti nell'arte: 7 imperdibili dipinti da riscoprire, Dagli Uffizi alla Basilica di San Pietro, dal giovane Picasso a Dalì: la settimana in tv su Sky, Rai, Netflix, Sette capolavori inediti del MANN svelati in anteprima dagli scatti di Luigi Spina, Le iniziative online del Museo Diocesano Carlo Maria Martini. Tutto il gruppo scultoreo è in effetti costituito da tre pezzi singolarmente fusi nel bronzo: La statua si erge sopra un basamento marmoreo con quattro nicchie; ogni nicchia ospita degli dei della mitologia greca: Zeus e Danae, Mercurio, Minerva. Prima di svelarti il segreto nascosto della statua, voglio farti notare un altro dettaglio magistrale: sulla cinghia che fascia il petto dell’eroe è impresso il nome dell’artista e la data di fusione dell’opera. Se non la trovi ricordati di controllare nella cartella Spam, La CUPOLA di BRUNELLESCHI: una straordinaria impresa architettonica, ANDREA MANTEGNA: pittore sublime e uomo bizzoso, Vita pubblica e privata del pittore del Rinascimento, 3 pittori, 1 violenza inaudita ed 1 quadro terribile. Perseo, il piedistallo è nuovo e fintissimo mara amorevoli BIANCHISSIMO e fintissimo. This site uses cookies to improve the user's browsing experience, to collect information on the use of the site and, in some cases, to send targeted advertising messages. Inizia una fuga rocambolesca che porterà il Cellini a riparare a Roma dove metterà la sua maestria al servizio del pontefice del tempo: Clemente VII (al secolo Giulio de’ Medici). Siamo qui alle prese con un artista geniale ma al tempo stesso uomo di pochi scrupoli e con una fedina penale non certo immacolata – ti parlerò di: semplicemente noto come il Perseo, una statua magnifica – fusa in bronzo – che ancora oggi puoi ammirare esposta in una piazza famosissima in una delle città d’arte più belle d’Italia. Descrizione. Antonio Paolucci, Cellini, Giunti, 2000; Mostre e musei da visitare Eccoci arrivati al tocco singolare impresso dall’artista alla sua mirabile creazione. - Il cosiddetto Ratto delle Sabine è una statua, opera di Giambologna, che fa parte dell'arredo Granducale della Loggia de Lanzi in piazza della Signoria a Firenze. Ma nel 1523 Benvenuto si macchia di un delitto ancora più grave: pugnala due uomini appartenenti alla famiglia dei Guasconi, degli orafi a lui ostili per mere invidie lavorative. All’età di 13 anni inizia la sua formazione artistica. Dopo qualche anno, siamo nel 1519, rientra a Firenze e continua il suo apprendistato presso i più importanti orafi della città. Questo è il mito tramandato dai tempi degli antichi greci. Come tutte le opere dei grandi geni, anche questa nasconde un piccolo ma affascinante segreto lasciato dall’artista come firma eterna. Dopo qualche toccata e fuga a Firenze e Mantova (dove lavora anche per i Gonzaga) nel 1534 sempre a Roma uccide Pompeo de Capitaneis, un orafo suo rivale. Per ucciderla, Perseo adotta uno stratagemma semplice ma al tempo stesso geniale: per non rimanere pietrificato, guarda la Gorgone nel riflesso del suo scudo e con la spada decapita di netto la testa del mostro. Il giovane è completamente nudo, se si fa eccezione per l’elmo ed i calzari alati che indossa ai piedi. Attenzione. Libri da leggere. Nel 1545, Benvenuto fa finalmente ritorno nella sua amata Firenze. Cellini Benvenuto Firenze 1500 ... L'ornatissimo basamento marmoreo reca entro nicchie le svelte statue di ... (bronzo, Firenze, Bargello, 1545-48) Come esperimento per il getto in bronzo del Perseo il Cellini eseguì un busto di Cosimo I dall'autoritario volto e dalla corazza all'antica "piena di diversi e … Perso sconfigge la Gorgone Medusa ed espone la testa mozzata. Per osservare questo piccolo portento devi recarti alle spalle della statua e guardarne la parte posteriore: visti da dietro, l’elmo ed i capelli che cadono sulla nuca – meraviglia delle meraviglie – formano un volto barbuto che si dice essere niente di meno che l’autoritratto di Benvenuto Cellini. “Quando il Duca intese che tutta la mia opera del Perseo si poteva mostrare come finita, un giorno la venne a vedere e mostrò per molti segni evidenti che la gli sattisfaceva grandemente; e voltosi a certi Signori, che erano con Sua Eccellenza illustrissima disse: - Con tutto che questa opera ci paia molto bella, ell’ha anche a piacere ai popolo; sì che, Benvenuto, mio, innanzi che tu gli dia la ultima sua fine io vorrei che per amor mio tu aprissi un poco questa parte dinanzi, per un mezzo giorno, alla mia Piazza, per vedere quel che ne dice ‘l popolo”. Nel 1527, partecipa alla strenua ma vana difesa di Castel Sant’Angelo durante il terribile sacco dei Lanzichenecchi. Alla fine dell’articolo ti svelerò l’arcano, ma prima iniziamo a dare uno sguardo alla turbolenta vita di Benvenuto. Benvenuto Cellini, Perseo, 1445-1554, bronzo e marmo, h cm 550 (con il basamento). Benvenuto Cellini nasce a Firenze esattamente nell’anno 1500. Il giovane eroe classico è raffigurato in piedi e nudo. Firenze, piazza della Signoria, Loggia dei Lanzi. ARTE.it è una testata giornalistica online iscritta al Registro della Stampa presso il Tribunale di Roma al n. 292/2012 | Direttore Responsabile Luca Muscarà | © 2020 ARTE.it | Tutti i diritti sono riservati, Capolavoro della scultura manierista, fu realizzata da Benvenuto Cellini tra il 1545 e il 1554 e assunse subito un significato politico come immagine del duca Cosimo I che recide le esperienze repubblicane. Ma dove si trova questa mirabile scultura? DA SAPERE : L’opera fu fusa in sol pezzo e tra mille difficoltà: l’abbassamento della temperatura del forno per via di un temporale e l’insufficienza della percentuale di stagno per supplire alla quale Cellini, tra l’altro in preda alla febbre, gettò nella fornace tutte le stoviglie di casa. Cosimo I de’ Medici – poi Granduca di Toscana – lo accoglie presso la sua corte e nello stesso anno gli commissiona quella che sarà la sua opera più celebre: il Perseo, una delle sculture più famose del ‘500 in Italia. Il piedistallo, rimosso nel XX secolo e sostituito con una copia, è un capolavoro in sé: nella finezza dei piccoli bronzetti rappresentanti divinità connesse al mito di Perseo si manifesta tutta l'abilità di Cellini orefice nel lavoro in piccola scala. Ma il temperamento di Cellini non tarda a manifestarsi in tutta la sua violenza: a soli 16 anni viene coinvolto in una rissa, insieme con il fratello, ed è costretto all’esilio a Siena. Perseo con la testa di Medusa, nota anche come Perseo del Cellini, è una scultura bronzea di Benvenuto Cellini, considerata un capolavoro della scultura manierista italiana ed è una delle statue più famose di Piazza della Signoria a Firenze. Save products on your wishlist to buy them later or share with your friends. Dopo Raffaello Sanzio (www.arte.it/raffaello) apriamo un nuovo canale per celebrare Leonardo da Vinci (www.arte.it/leonardo). La genesi di questa opera non fu semplice: Benvenuto inizia la fusione della statua in bronzo nel 1545 e termina l’impresa soltanto nel 1554, ben 9 anni più tardi. Lo sguardo fiero è rivolto verso il basso perché lo sguardo del mostro continuava ad avere quel potere anche dopo la morte. By clicking on the 'I agree' button or proceeding with the navigation of this site you consent to the use of cookies.

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